PloneGov Italia - un case study alla SocialMediaWeek di Roma

Per quanto apparentemente non immediato, è molto alto il tipo di attrattiva che un'esperienza collaborativa di successo come PloneGov può esercitare anche in contesti non immediatamente connessi alla "mission" di questa esperienza di riuso di libero software e liberi saperi.

Sufficientemente alto da vedere PloneGov tra i protagonisti del convegno "Immagininazione - Dal cinema sociale al Social Media Imaging” ove, nell'ambito della SocialMediaWeek (evento diffuso di portata globale, con sede in molte capitali), verrà riferito della capacità di PloneGov di mettere in moto le energie migiori degli Enti partecipanti, che hanno superato le lentezze della burocrazia centrale per sviuppare un proprio modello di fattiva interazione, le cui componenti "social" comprendono la co-progettazione del software e l'interscambio di esperienza.

Di grande interesse anche il ruolo della tutela offerta da Enti come la Plone Foundation, e dalla stessa, pur informale, iniziativa PloneGov Italia: tali istituzioni sono particolarmente necessarie in un contesto in cui un "social Web" non governato rischia di espropriare le community Web dei propri "asset", in questo caso costituiti da software e competenza, e prevengono derive strettamente commerciali o atteggiamenti furbeschi o ambigui da parte delle aziende di servizi e di sviluppo software.

Nel caso di PloneGov, con particolare ma non esclusivo riferimento alla rete ZEA Partners, la presenza delle aziende è gestita senza invadenza, e concorre fattivamente al successo dell'iniziativa, erogando formazione e favorendo in particolare i piccoli e piccolissimi enti che non sarebbero in grado, da soli, di installare e personalizzare adeguatamente il software riusabile.

Come e perchè funziona PloneGov? Questo l'oggetto della relazione che sarà presentata da Cesare Brizio (ZEA Partners) a nome dell'iniziativa.